Presentazione del progetto VIVALDI
Nome del progetto: Prevenzione e mitigazione delle malattie dei bivalvi da allevamento
Acronimo: VIVALDI
Budget: 5.414.417,50 €
Coordinatore IFREMER (Isabelle Arzul)
Contesto: Il settore europeo dei molluschi gode di una posizione relativamente privilegiata a livello mondiale. L'impatto sociale di questo settore (8.000 aziende, per lo più micro-imprese) è innegabile. La produzione europea non è molto diversificata ed è costituita principalmente da mitili, ostriche e cappesante, che vengono prodotti a livello industriale. Negli ultimi anni, questo settore è cresciuto più lentamente rispetto ad altri, a causa della sua dipendenza dalla qualità dell'ambiente e dell'insorgenza di malattie che influiscono negativamente sulla sostenibilità della produzione.
Obiettivo generale: VIVALDI ha l'obiettivo di aumentare la sostenibilità e la competitività del settore europeo dei molluschi.
Obiettivi: Per raggiungere il suo obiettivo, il progetto mira ad aumentare la conoscenza delle malattie e sviluppare soluzioni pratiche in materia di prevenzione, controllo e gestione delle stesse.
Valore aggiunto di VIVALDI:
Che cosa sanno già gli scienziati?
- I ricercatori sono già in grado di rilevare batteri, virus o parassiti nei molluschi;
- Sono già stati individuati e descritti diversi meccanismi di difesa sviluppati dai molluschi per rispondere alle malattie;
- I ricercatori sono già in grado di selezionare animali resistenti alle malattie.
Quali sono gli aspetti ancora da indagare?
- La diversità dei patogeni;
- Dove si trovano e cosa fanno quando non si trovano nei molluschi;
- L'influenza dell'ambiente sull'impatto di un microbo in un mollusco (perché alcuni molluschi muoiono e altri no se colpiti dallo stesso microbo)
Strumenti da sviluppare:
- Strumenti di rilevamento precoce (biosensori);
- Indicatori dello stato di salute dei molluschi;
- Modelli predittivi dell'influenza dell'ambiente sullo sviluppo delle malattie.
Consorzio:
Paesi rappresentati: Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Israele, Italia, Norvegia, Spagna, Olanda, Regno Unito.
18 istituti di ricerca e di formazione pubblici e 1 istituto di ricerca privato - 2 PME